F.A.Q.

Le categorie per le quali le aziende devono versare interamente o parzialmente lo 0,30% in seguito all’entrata in vigore della Riforma del Lavoro del Ministro Fornero (Legge 28 giugno 2012, n. 92: Senato della Repubblica):

• dipendenti del settore privato, indipendentemente dalla tipologia di contratto di lavoro subordinato
• dipendenti a tempo determinato della Pubblica Amministrazione
• apprendisti
• soci lavoratori di cooperativa (ai sensi della legge n. 142/2001)
• soci lavoratori di cooperativa (di cui al DPR n. 602/70)
• personale artistico, teatrale e cinematografico con rapporto di lavoro subordinato

Il Fonarcom finanzia tutta la formazione continua dei lavoratori e dei dirigenti delle imprese italiane ( sia in aula che attraverso la piattaforma per la formazione a distanza - FAD)

E' quindi possibile svolgere in forma finanziata:

• la formazione "aziendale"
• la formazione tecnico- pratica su specifica esigenza aziendale
• la formazione obbligatoria (Decreto Legislativo 81/2008, anche Testo Unico della Sicurezza sul Lavoro)

No, l’adesione ad un fondo interprofessionale è totalmente trasparente per il lavoratore e non è assimilabile, ad esempio, alle trattenute sindacali. Si tratta di una mera devoluzione a favore del fondo scelto da parte dell’Inps. Quindi l’adesione non comporta nessun onere né per l’azienda, né per il lavoratore

Si certamente, questa agevolazione non determina il mancato versamento contributivo da parte dell’azienda. I contributi infatti sono attinti da un fondo ministeriale che ha finanziato l’agevolazione. L’azienda quindi può aderire ad un fondo interprofessionale al quale accantonerà regolarmente le risorse

No, il fondo FONARCOM è nazionale, quindi possono partecipare tutte le aziende con sede nel territorio italiano

Certamente, è possibile revocare l’adesione al fondo al termine del piano formativo o in qualsiasi momento successivo. La revoca con contestuale uscita dal conto di rete non darà più la possibilità di frequentare gratuitamente i nostri corsi